Avete mai regalato una collana divisa a metà? regalandola al vostro fidanzato/a o all’amico del cuore, tenendo per voi una parte? Usanza sempre in voga. Nel mondo antico quando 2 persone si separavano per un tempo prolungato, rompevano un oggetto, ciascuno avrebbe tenuto una metà fino al giorno in cui si sarebbero incontrati di nuovo per unire le 2 parti.
Gli affetti vivono se sopravvivono al distacco!
Il tempo dell’addio, del saluto è sempre un tempo difficile e pieno di paure. Abbiamo una paura matta di rimanere da soli. E serve qualcuno che mi rassicuri: “non rimarrai solo, ci sono io per te”. Ecco che allora un oggetto diviso a metà ci fa sentire importanti e amati da qualcuno. Sappiamo che al nostro ritorno ci sarà qualcuno ad attendermi.
Una casa ospitale, dove sempre siamo accolti, un posto sicuro nel quale sentirci amati, una casa nella quale a qualsiasi ora e momento, c’è sempre spazio per me. Tutti noi quando la troviamo, una casa così, la teniamo sempre stretta alla nostra vita, perché non è da tutti avere un posto ospitale.
Come accade nel Vangelo di oggi, da poco è terminata la cena, l’ultima. Il Signore rivela che dovrà andare via… nei discepoli iniziano a nascere le paure più profonde.
Tommaso vuole dimostrare di riuscire a fare da solo, ma non conosce così bene la Via e ha paura di rimanere solo ad aspettare sul ciglio della strada.
Filippo ha paura di rimanere orfano, chiede di conoscere il Padre, chiede di avere un’eredità per costruire un futuro.
Gesù ci rassicura, “vi prenderò con me”; “dove sarò io, sarete voi”. Sono le parole di chi parte e vede la paura sul volto di chi resta. Sono le parole di Dio che ha posto per ciascuno di noi nel suo cuore, nella sua casa. La sua casa è quella casa ospitale che ad ogni ora ci accoglie!
La vita ci fa partire e lasciare… ma non siamo soli, siamo congiunti con i nostri cari e siamo congiunti a Gesù!
Nuovo Progetto,
Vignette per pensare e sorridere
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Non lasciare che ti rubino la speranza e la gioia, Papa Francesco